Quanto costa il latte? Prodotti per fasce di prezzo

Il latte è un prodotto alimentare molto diffuso nella dieta mediterranea e soprattutto in quella italiana. Questo ci accompagna da primissimi anni di età e siamo praticamente gli unici a consumarlo anche in età adulta. Nel corso degli anni sono nate diverse esigenze che hanno portato all’offerta sul mercato di diverse tipologie di latte, ognuno dei quali con diverse caratteristiche uniche nel loro genere. Questo dunque ha portato a diversi prodotti e anche a diversi prezzi, data spesso un maggiore impiego nelle fasi della produzione, basti pensare al latte senza lattosio che richiede la procedura chimica dell’idrolisi o il latte scremato che necessita dell’impiego di grandi macchine centrifughe.

Scegliere il latte fresco è complicato, infatti il prezzo in periodi di crisi a livello economico può anche arrivare al doppio del normale, divenendo una grande spesa per le famiglie italiane.

Tuttavia seppur durante la crisi il prezzo del latte aumenta, alcune volte ci si trova davanti a prodotti che presentano un prezzo decisamente più basso e il consumatore da subito pone dei dubbi relativi alla sua qualità, affidabilità e se viene prodotto in Italia.
La risposta è sicuramente affermativa perché questi che si trovano nei diversi punti vendita, godono di un prezzo decisamente più basso perché il risparmio risiede ad esempio nella confezione di cartone, anziché di plastica, non vi sono pubblicità particolare, inoltre si abbassa di molto il prezzo nel tipo di distribuzione e in particolare nella scelta del punto vendita che non richiede molti costi.

Quanto costa il latte di alta qualità

Questo tipo di latte è sicuramente un tipo di latte che gode di una quota piuttosto ampia nel mercato. Questo viene sottoposto a una serie di controlli molto dettagliati e precisi che richiedono il rispetto di un parametro ben preciso, ossia la base percentuale di sieroproteine solubili non denaturate che si trovano all’interno del latte nel momento in cui viene sigillato. In particolar modo il latte di Alta qualità contiene almeno il 15,5 % di proteine del siero del latte.

Questo si trova nei punti vendita che godono di grandi catene di supermercati, tra queste vi è la Coop, l’Esselunga, l’Unes. Il prezzo viene fissato generalmente a 1 o 1,1 € al litro.

La terza fascia

In questa categoria rientrano tutti i grandi brand, quali ad esempio il latte prodotto dalla Centrale del latte, dal Granarolo, il Latte Milano o il Carnini. Questo anche è un latte che viene classificato di Alta qualità e il prezzo si afferma intorno a 1,5 o 1,6 € al litro.

Sicuramente rappresenta una spesa maggiore ma affidarsi ai grandi brand significa affidarsi alla qualità e in particolare a produttori che godono di una distribuzione ramificata in quasi tutti i punti vendita.

La pubblicità

Questo ovviamente rappresenta un costo per nulla irrisorio per chi decide di intraprendere un’attività imprenditoriale, lo stesso vale per le aziende del latte in generalmente le procedure di produzione sono piuttosto standard, tuttavia questi che sono disposti a spendere qualcosa di più nella pubblicità, possono richiedere anche una lievitazione del prezzo.

Fasce di prezzo delle diverse marche di latte fresco pastorizzato

In particolar modo il latte fresco pastorizzato può essere suddiviso in 4 fasce di prezzo. Partendo dai prodotti di alta gamma, questi vengono generalmente venduti a una prezzo che varia dagli 1,70 agli 1,80 € al litro. Tra le marche si possono rinvenire la Yomo che è famosa per l’aggiunta di fermenti lattici oppure il Latte Milano.

A seguire si trovano i prodotti di marca che navigano in una soglia di prezzo che varia dagli 1,50 agli 1,60 € e i principali brand sono la Granarolo, la Centrale del latte, il Carnini

Vi è anche il latte delle marche del singolo supermercato che generalmente hanno un prezzo un po’ più concorrente che varia dagli 1 agli 1,10 € al litro. Tra i supermercati che producono latte vi è l’Esselunga, la Coop, l’Unes, la Carrefour, il Gigante.

Infine si hanno le marche poco conosciute che non sono di alta qualità che invece hanno un prezzo che varia dai 75 cent agli 85 cent al litro. Ovviamente questi si possono trovare nei diversi punti vendita.

La conservazione incide sul prezzo del latte ed è conveniente

Negli ultimi anni si è registrata una forte competizione del prezzo del latte a lunga conservazione. Infatti questo rappresenta una grande convenienza per il consumatore sotto molti punti di vista.

Secondo clal.it si nota “un andamento dei prezzi del latte a lunga conservazione che subisce delle variazioni di prezzo decisamente meno sensibili rispetto a quello fresco e pastorizzazione, che con le diverse crisi economiche degli ultimi anni, il prezzo ha subito delle variazioni decisamente notevoli”. Viene confermato da questo che i consumatori in Italia preferiscono di gran lunga il latte a lunga conservazione perché rappresenta una vera e propria scorta che può essere tenuta in dispensa per diverso tempo senza incorrere a sprechi.

Inoltre il prezzo del latte è decisamente più basso rispetto a quello fresco.

Il latte a lunga conservazione è un tipo di latte che ha subito un processo di pastorizzazione decisamente più stressante rispetto al latte fresco, infatti in questo caso il latte viene portato a una temperatura di circa 150° C con cui sostanzialmente vengono eliminati tutti i batteri e gli agenti patogeni che determinano la scadenza e il guasto del latte. Inoltre il latte viene versato in un contenitore completamente sterilizzato. Queste procedure permettono di avere una conservazione del latte fino a 3 mesi a temperatura ambiente, senza essere messo in frigo ma senza neanche essere esposto al sole o a fonti di calore.

Facendo dei calcoli piuttosto logici il latte UHT ha un prezzo più basso e inoltre si conserva più a lungo e quindi difficilmente si creano sprechi. Creare sprechi alimentari comporta inevitabilmente ad una spesa più frequente e meno sostenibile a livello economico. Inoltre il latte UHT si può agevolmente trovare sugli store online, senza il rischio che arrivi scaduto a causa dei tempi di spedizione.

Inoltre evitare gli sprechi alimentari significa fare del bene all’ambiente dato che lo spreco alimentare è una delle principali cause di inquinamento al mondo. Stando ai dati della FAO ogni anno si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari a un terzo della produzione totale.

Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo.
Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona.

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