Omogeneizzati frutta mista: migliori prodotti di Aprile 2024, prezzi, recensioni

>La frutta è uno degli alimenti più importanti per la dieta del bambino, in realtà anche dei grandi, ma il miglior modo di somministrarla ai neonati sono gli omogeneizzati ad esempio alla frutta mista.

In genere lo svezzamento viene iniziato al sesto mese, così come consiglia la stragrande maggioranza dei pediatri.Alcune volte e nel caso in cui ce ne sia bisogno, per assicurare la giusta crescita al bambino, si decide di introdurre del cibo diverso dal latte intorno al quarto mese e si inizia proprio dalla frutta.
Molti gli omogeneizzati di frutta in commercio che sembrano essere un ottimo prodotto da offrire al bambino.Di seguito affronteremo innanzitutto l’argomento di quando e come sia opportuno introdurre la frutta nella dieta del bambino e se ci sono prodotti che è consigliabile evitare.

Come accennato in apertura sono molti i prodotti adatti ai più piccoli a base di frutta.

La scelta è così ampia che spesso sembra davvero difficile, allora come è possibile acquistare il prodotto davvero giusto?

Non c’è nulla di più semplice l’importante è leggere attentamente l’etichetta di ogni singolo alimento.

La parola d’ordine per la scelta è semplicità, da preferire le liste brevi e da evitare sono gli omogeneizzati in cui è presente un’aggiunta di zuccheri.

N.B. I bambini che fin da piccoli vengono abituati a sapori particolarmente dolci potrebbero poi mostrare problemi per accettare i gusti degli altri cibi, come ad esempio le verdure.

Omogeneizzati frutta mista: caratteristiche nutritive

Gli omogeneizzati frutta mista contengono gran parte delle sostanze nutritive di cui ogni bambino ha bisogno dell’inizio dello svezzamento:

  • vitamine: in particolare modo quelle che non vengono sintetizzate autonomamente dall’organismo;
  • fibre: prevenendo episodi di stitichezza;
  • sali minerali: regolano i liquidi corporei;
  • proteine;
  • grassi.

Oltre ad essere la giusta carica di energia per affrontare le attività che quotidianamente il piccolo svolge.

Quando e quale frutta inserire

Ricapitolando, la frutta può essere inserita nella dieta del bambino a partire dal quarto mese, sotto stretto controllo pediatrico.

Questo soprattutto perchè non tutti i frutti sono adatti fin da subito.

Tra il quarto e il quinto mese si può far ricadere la scelta su prodotti contenenti mele, pere e prugne, dal sesto mese si può introdurre la banana, tra gli 8 e i 10 mesi pesche e albicocche a un anno gli agrumi.

Vanno lasciati dopo il compimento del secondo anno:

  • fragole;
  • ciliege;
  • uva.

Si tratta di frutti potenzialmente allergizzanti.

Caratteristiche degli omogeneizzati

Come ben sapranno le mamme che stanno leggendo questo nostro testo, l’industria alimentare che dedica la sua attività ai prodotti per bambini, mette in commercio una scelta discretamente varia di prodotti.

La maggior parte degli omogeneizzati che i genitori acquistano prevedono l’aggiunta di additivi utilizzati per svariati motivi, ad esempio:

  • farina di mais: per una consistenza più cremosa;
  • acido citrico: per non far ossidare il prodotto.

Tutto allo scopo di offrire il miglior prodotto possibile, ottimale per la crescita di ogni bambino.

Questo è potuto avvenire per la diffusione nell’utilizzo degli omogeneizzati che fino ad alcune decide di anni fa non erano in commercio.

Aspetti negativi

Gli omogeneizzati hanno visto la loro nuova fortuna con l’espandersi del pensiero che il bambino debba essere nutrito con alimenti ad hoc.

In realtà tutto questo avviene spesso a discapito del sapore e della sperimentazione degli alimenti da parte del bambino.

Anche se occorre precisare che non si può affermare questo se i prodotti scelti sono sempre di alta qualità.

Il mantra di molti pediatri è quello di scegliere prevalentemente il made in Italy, magari proveniente da agricoltura di tipo bio, senza l’uso di pesticidi.

L’uso degli omogeneizzati è spesso consigliato dagli stessi dottori perchè in essi gli alimenti vengono lavorati e vengono tolte tutte le parti considerate di difficile digestione per il bambino che deve ancora formare il suo organismo.

È anche purtroppo vero che per la produzione degli omogeneizzati spesso vengono eliminate la maggior parte delle caratteristiche nutritive dell’alimento, in particolare modo se si pensa al valore energetico che potrebbe avere.

Come già detto è bene prestare attenzione agli zuccheri ed evitare tutti i prodotti che prevedono la scritta “con zuccheri aggiunti”.

Infine l’ultimo tra gli aspetti negativi degli omogeneizzati è che con il loro utilizzo si perde la stagionalità della frutta, che sarà tutta, sempre, disponibile; questo però a favore della varietà.

Questi sono gli aspetti che stanno facendo tornare in auge l’autosvezzamento, raccomandato da alcuni pediatri ma spesso mal visto dai genitori che continuano ad affidarsi alle marche più conosciute per quel che riguarda gli alimenti per bambini.

Omogeneizzati frutta mista, frutta fresca o da bere?

Care mamme, se il vostro pediatra vi ha detto di iniziare lo svezzamento con la frutta, non perdetevi d’animo, ben presto troverete ciò che fa per voi.

Gli omogeneizzati di frutta sono i più indicati soprattutto all’inizio, per far sperimentare nuove consistenze al piccolo.

Essendo sottoposta a diversi controlli si rivela il prodotto più sicuro per la primissima infanzia, ma anche la più digeribile e pratica, che può essere data al bambino in qualunque momento della giornata.

La frutta fresca è consigliabile introdurla dopo, quando il bebè si sarà abituato non solo al sapore degli omogeneizzati di frutta mista, ma anche delle prime pappe, con preferenza per la frutta di stagione, che verrà grattugiata o tagliata a piccoli pezzi.

Per quel che riguarda il succo di frutta, meglio lasciarlo per quando il piccolo avrà già compiuto un anno, in quanto spesso risulta più difficile da digerire.

Con il tempo diventerà una merenda perfetta, soprattutto nei periodi caldi in cui una bevanda potrà anche dissetare il neonato; molto gradito dai piccoli è in grado di fornire lo stesso apporto nutritivo della frutta fresca.

Importante sarà sempre leggere attentamente l’etichetta, scegliere prodotti che contengano la dicitura 100% frutta e che non prevedano l’aggiunta di zuccheri, questo per avere sempre sotto controllo la salute dei piccoli.

Quando possibile far ricadere la scelta su prodotti italiani, provenienti da coltivazione di tipo biologico che non preveda l’uso di pesticidi, per la sicurezza che sia tutto perfettamente a portata di bambino.

Nata a Torre del Greco in provincia di Napoli il 24 settembre 1990, dopo il diploma al Liceo delle Scienze sociali la mia istruzione ha subito una virata verso la Facoltà di Economia, che ho abbandonato a 6 esami dalla laurea, ma che prima o poi finirò. Amante della scrittura e della lettura, ho intrapreso la mia carriera da Copywriter quando aspettavo il mio gioiello Lorenzo Maria e da allora non ho fatto altro che studiare e migliorare nel mio campo.

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