Latte di mandorle o latte d’avena: quale scegliere? Guida al confronto, proprietà, differenze, costi

Nel mercato e negli ultimi anni si sono diffuse molto le alternative vegetali al latte vaccino della mucca. Infatti questi vengono ormai preferiti dai consumatori, seppur vengono venduti ad un prezzo decisamente più salato. Sono bevande che però non è del tutto corretto chiamarle latte, non essendo queste ottenute dalla mungitura.
Tale diffusione è data sicuramente dalla diffidenza generale verso il latte vaccino, dovuto principalmente alla diffusione di idee di tipo etico-ideologiche o salutistiche, infatti sempre più persone decidono di adottare una dieta di tipo vegana o vegetariana e di conseguenza si boccia il latte che deriva dalla mungitura di un animale e si preferisce una bevanda con grassi vegetali. Inoltre queste bevande hanno delle proprietà altamente benefiche per l’organismo.

Tra queste sono molto diffuse le bevande vegetali estratte dalla mandorla e dall’avena.

Da questa lettura si avrà modo di acquisire le principali informazioni su queste due bevande vegetali, così poi da poter eseguire i dovuti confronti. Infatti queste hanno proprietà, caratteristiche e anche prezzi diversi. E’ consigliato aprire l’applicazione delle note sul telefono, così da potersi appuntare i passaggi fondamentali e averli sempre con sé.

Latte d’avena

Questo viene estratto da un cereale, ossia l’avena, da cui ne derivano anche i valori nutrizionali.

Infatti questo tipo di latte vegetale si presenta molto leggero e digeribile, proprio come il latte di riso. Inoltre i semi d’avena sono molto ricchi di betaglucani, queste sono una sostanza che riduce il colesterolo e gli acidi biliari che si trovano all’interno all’intestino, questi svolgono un ruolo depurativo e protettivo. Tuttavia però nella preparazione della bevanda, una parte di questi si perde. Questo vale anche per le fibre. Seppur presenti, non è la stessa presenza di un cereale integro, oltre al fatto che su questo non bisogna farsi ingannare da pubblicità ingannevoli che ne esaltano la presenza.

Questo tipo di latte contiene vitamine E e acido folico. Anche in questo caso la presenza non è eccessiva.

Proprio come accade anche nel latte di riso, difficilmente si è allergici al latte d’avena.

L’indice glicemico del latte d’avena è molto più basso anche delle altre bevande vegetali

I difetti del latte d’avena: questo tipo di latte contiene più proteine rispetto ad altre bevande vegetali, come quello di riso, tuttavia rispetto al latte vaccino, le proteine sono piuttosto scarse.
Il gusto può non piacere avendo un retrogusto tipico del cereale d’avena, ai bambini difficilmente può piacere.

Latte di mandorla

Questo latte vegetale si distingue dalle bevande estratte dai legumi e dai cereali, infatti questo si ottiene dall’infusione e spremitura delle mandorle che vengono tritate. Questa variante si è diffusa da tempi recenti, ma sta diventando molto famosa, anche in Inghilterra e America è facile da trovare.

Il latte vegetale estratto dalle mandorle si presenta molto digeribile ed è completo dal punto di vista nutrizionale. I valori sono molto simili al latte di soia, pur distinguendosi in alcuni punti.

Può essere classificata come una bevanda ottima e salutare soprattutto per il cuore e il cervello, questo perché ha un contenuto molto ampio di grassi insaturi, antiossidanti e minerali. 

Ha molto calcio, caratteristica che spesso manca nelle bevande vegetali, infatti questo è un valido sostituto del latte vaccino, molto consigliato per i bambini e soprattutto per contrastare l’antipatica osteoporosi, quindi per il sano sviluppo dell’apparato scheletrico.

Il latte di mandorla si distingue dal latte vaccino e dal latte di soia perché non ha ormoni e isoflavoni. Infatti il latte di mandorla viene spesso consigliato a chi soffre di acne e quindi di squilibri ormonali.

Tuttavia però il latte di mandorla è il latte che si presenta più costoso rispetto a tutte le bevande vegetali.

Vi è da precisare che il latte di mandorla è l’unico ad essere autorizzato in Europa a poter utilizzare la parola “latte”, oltre al cocco. Sicuramente è dato dal fatto che questo è un ottima fonte di proteine, calcio e tanti altri valori nutrizionali simili al latte vaccino che spesso non sono contenuti nelle altre bevande vegetali.

Consigli finali

Nel momento in cui si effettua l’acquisto di una bevanda vegetale, non si deve considerare solo il valore nutrizionale, infatti bisogna guardare attentamente le lista degli ingredienti. Vi sono diversi brand e aziende che decidono di usare additivi come emulsionanti e stabilizzanti, invece altri si presentano con semplicemente 3 o 4 ingredienti, sicuramente questi sono da preferire.

La decisione finale deve essere ponderata secondo le esigenze personali, anche rispetto ai problemi di salute che si possono presentare. Sicuramente queste bevande sono molto adatte a chi soffre di intolleranza al lattosio. Tuttavia se si vuole effettuare un acquisto consapevole, bisogna saper ponderare le differenze tra le due bevande ed estrarre gli elementi che più si adattano alle proprie condizioni. All’occorrenza è consigliato anche effettuare una consulenza con un dietologo specializzato, un esperto è sicuramente più preparato a indicare la bevanda più adatta alla propria cartella clinica.

Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo.
Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona.

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