Entro quando bisogna consumare la panna? Info

Sapere entro quando si possono consumare determinati prodotti è estremamente importante, sia per la salute perché un prodotto andato a male può avere ripercussioni sulla propria salute alimentare, sia per l’economia personale. Infatti vi sono numerose e numerosi punti vendita o supermercati che vendono i prodotti in prossimità della scadenza alla metà del prezzo di listino, andare alla ricerca di questi è sicuramente un ottimo metodo per risparmiare e al tempo stesso evitare lo spreco alimentare. Tra questi vi aderiscono il Carrefour oppure vi è l’applicazione TooGoodToGo che permette di acquistare gli alimenti che sarebbero destinati ad essere buttati ma che sono ancora del tutto mangiabili, andrebbero buttati perché non sono stati venduti e ad esempio la pizza non può essere venduta il giorno dopo.

Evitare lo spreco alimentare è davvero molto importante per il pianeta. Questo è una delle prime cause di inquinamento, dato che significa sprecare numerose energie impiegate nella produzione degli alimenti. Questo, secondo la FAO, raggiunge addirittura il peso di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Si miliardi, non milioni. Evitare lo spreco dunque è importante soprattutto se si pensa al fatto che tale spreco viene prodotto principalmente dai paesi più ricchi, mentre i paesi poveri del così detto terzo mondo spesso soffrono la fame e non hanno la possibilità di accedere a servizi di prima necessità.

La panna entro quando va consumata?

La panna generalmente si può consumare “entro 6 giorni dalla data indicata sulla confezione“, questo viene indicato dal sito della Parmalat.

Inoltre vi sono una serie di metodi per capire se la panna è andata a male, infatti rispetto ad essa ci si può facilmente confondere e quindi bisogna prestare attenzione. La confusione nasce dal fatto che la panna scaduta non emana intensi odori come ad esempio avviene nel latte. Nella panna accade che cambia la sua consistenza, infatti diviene molto granulosa e accade che la parte solida si divide dalla parte più liquida e soltanto al sapore si nota la differenza nel gusto dato che sarà più acida e amara rispetto al normale.
Un ulteriore indizio è dato dal fatto che il colore della panna cambia, in particolare questa diviene da bianca a gialla.
Il consiglio generale è quello di non riutilizzare la panna che ormai è andata a male, potrebbe far male e far venire un’intossicazione alimentare.

Consigli su come conservarla affinché non vada a male

In primis se si dovesse notare di incorrere spesso nell’eventualità in cui si dovesse guastare la panna, è quello di acquistare delle piccole porzioni e che queste siano a lunga conservazione. A lunga conservazione significa che il prodotto ha ricevuto un trattamento di surriscaldamento fino a 100° al punto da eliminare tutti i batteri interni, così da evitare che la singola confezione possa scadere in poco tempo, anzi questa potrà durare anche mesi.

Mentre nell’eventualità in cui si dovesse aprire la confezione ma questa non viene consumata del tutto, questa potrà essere conservata ad una temperatura compresa tra i 0° e i 4°. Inoltre la confezione andrebbe chiusa ermeticamente, come ad esempio accade con una bustina di plastica per alimenti. Questo perché da un lato l’aria la può esporre a maggiori batteri che quindi guastano il prodotto, inoltre i vari odori del frigorifero possono essere assorbiti dalla panna, questi altererebbero il sapore.

Infine se non si prevede di utilizzarla dopo che si apre, in poco tempo, o sta per scadere, puoi congelarla. Versalo nel contenitore, lasciando uno spazio di almeno 1-2 cm tra la superficie della crema e l’estremità superiore del contenitore. Copri il tutto con un coperchio o mettilo in un sacchetto sigillabile: queste precauzioni possono evitare pericolosi danni al gusto della panna.

Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo.
Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona.

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