Come scegliere il pangrattato? Guida ai prodotti, caratteristiche, proprietà, prezzi e marche

Siete appassionati di panature? Avete spesso bisogno del pangrattato? Volete sapere come scegliere il migliore? In questo articolo vorrei aiutarvi a capire quale pangrattato è il più giusto e come utilizzarlo al meglio.

Prima di tutto, il pangrattato è un prodotto derivato da pane secco o raffermo e tritato molto sottile, a seconda dei gusti e delle singole esigenze. È usato in moltissimi piatti.


Principi nutritivi

Ovviamente il pangrattato contiene molti carboidrati e zuccheri proprio come il pane e per questo motivo, è bene limitare il suo uso a determinati piatti nella nostra cucina. Bisogna anche dire però che solitamente se ne usa poco e solo per insaporire i piatti. Un’alternativa ad usarlo più spesso potrebbe essere comprarne uno fatto con pane integrale visto che le fibre fanno bene alla salute oppure farlo con il pane fatto in casa.

Dove trovare il pangrattato

È un prodotto molto comune che potete trovare al supermercato. Ad oggi, la scelta si è allargata a prodotti di pangrattato bio ed integrali o fatti con farine diverse quindi, se potete e ne avete il tempo, esplorate più tipologie così da non fermarvi a quella classica più calorica.

Come preparare il pangrattato

Se poi ne avete il tempo, al posto di scegliere una tipologia di pangrattato al supermercato potreste scegliere di farlo direttamente voi. Di fatti, soprattutto con una grattugia automatica il procedimento diventa molto facile ed automatico nonché più economico.

Seccare il pane

La prima fase, ed anche la fase principale, è quella dell’indurimento del pane, che non è da sottovalutare, anche se sembra molto banale. Infatti, più rapidamente il nostro pane si seccherà più il gusto del pangrattato sarà buono. Se il pane non è più buono quando secca anche il pangrattato avrà il sapore di un pane vecchio. La cosa migliore è lasciare il pane seccare nella carta in un luogo asciutto della casa. Un altro modo per velocizzare i tempi è mettere il pane fresco in forno o in un microonde e farlo dorare.

Tritare il pane

Il passaggio successivo è la tritatura e la sua difficoltà dipende da quanto vogliamo rendere piccoli i singoli granelli del pangrattato. Ad esempio, se vogliamo usare il nostro pangrattato per crocchette o polpette vanno bene anche dei granelli grandi mentre per un pangrattato più fine utilizzato spesso nei ripieni potresti servirti dell’uso di un colino, utilissimo per eliminare i pezzo grossi. Per aromatizzare e rendere più particolare il gusto del pangrattato potete aggiungere erbe aromatiche come rosmarino o pepe.

Come usare il pangrattato in cucina:

Le ricette più comuni e deliziose con il pangrattato sono i filetti di pesce con panatura al forno o le polpette di cous cous, quinoa e verdure. Il pangrattato può essere utilizzato sia per le classiche panature che per le fritture che diventano così più croccanti ed appetitose. Per le soluzioni last minute su ricette gratinate, potete triturare cracker, grissini, fette biscottate non molto salate o mischiare farine diverse.

Il modo migliore per creare la panatura croccante è quello di mischiare il pangrattato con un uovo oppure immergere il tuo ingrediente principale prima nell’uovo e poi nei granelli di pane su tutti i lati della carne o del pesce. Altrimenti, se le uova proprio non le sopporti, si può impanare una proteina con il pangrattato dopo una marinatura nel latte o nel succo di limone o anche creare una pastella di farina e acqua. Se cerchi la più leggera invece, sicuramente una semplice immersione in acqua e olio basterebbe ad attaccare il pangrattato alla tua proteina o verdura.

Attenzione a come conservi il tuo pangrattato:

Ti consiglio di congelare il pangrattato per l’umidità che il prodotto potrebbe assorbire oppure dovresti riuscire ad ottenere una busta per il sottovuoto con l’apposito apparecchio. Un modo più casalingo per conservare il pangrattato è quello di utilizzare barattoli di vetro meglio se con una guarnizione di gomma o un tappo a vite come per le marmellate. I barattoli vanno poi sistemati in uno scaffale della tua cucina che sia magari fresco, asciutto e preferibilmente buio.

Fortunatamente il pangrattato può essere conservato anche per mesi. E’ sempre meglio però utilizzarlo nel giro di poche settimana. Infatti, se lo lasciamo per troppo tempo in un barattolo potremmo trovarlo con tutti i granelli ammassati oppure se ha preso umido potrebbero esserci muffe o animaletti. Per questo ultimo dettaglio gli aromi dovrebbero tenere lontano possibili parassiti o insetti.

Conclusioni Finali

Ti consiglio di provare un buon pangrattato al supermercato, magari integrale o con farine diverse dalla classica più raffinata come quelle di kamut o semola che potresti trovare in supermercati come NaturaSi. Poi, se noti di utilizzare più spesso del previsto questo prodotto, prova a fare il pangrattato a casa e decidi tu qual’è il migliore per i tuoi piatti.

Ricorda di controllare al supermercato e non comprare un prodotto con troppi conservanti o additivi che finirebbe per rovinare l’apporto calorico delle tue pietanze!

 

Viaggiatrice errante e Content Creator. Ho studiato Mass Media e Marketing a Roma presso l’università americana. Sono una conoscitrice di arti visive e tecnologia. Mi diverte leggere, maggiormente scrivere. Mi piace mangiare sano e garantire consigli utili ai lettori.

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