Come scegliere il migliore pane croccante? Guida alla valutazione, prodotti migliori, costi e marche

Il pane è un prodotto che accompagna la vita culinaria dell’uomo da moltissimi anni, questo si esplica in numerose ricette che diversificano a seconda del tipo di farina, lievitazione e come si accompagna poi ai diversi pasti. Nella dieta mediterranea è un alimento che non manca mai a tavola e può essere usato sia come prodotto fresco, ma anche laddove dovessero passare dei giorni vi è la possibilità di poterlo riutilizzare in tanti modi diversi. Il pane è più di un semplice prodotto: è un patrimonio protetto.

Da questa breve lettura di 3 o 4 minuti avrai modo di apprende quali siano le caratteristiche che devono essere tenute in considerazione per poter scegliere il miglior pane croccante. Vi saranno elencate una serie di indicazioni da tenere a mente e all’occorrenza segnarsi anche su un foglio i vari passaggi. In alternativa è sufficiente anche aprire le note del telefono.

Come si presenta il pane: l’aroma e la forma

La prima cosa da soddisfare quando si mangia sono i sensi: il pane di alta qualità si riconosce anche dall’aroma e dalla ricchezza del suo sapore, ed è meglio conservarlo in un grande formato che possa mantenere la giusta umidità e facilitare la conservazione a lungo termine.

La crosta deve risultare croccante quando si mastica

“È meglio evitare il pane con la crosta di gomma – spiega Forno Brisa Breaders di Forno Brisa – perché è fatto di glutine molto forte e non è facile da digerire. D’altra parte, poiché la rete del glutine è debole, il pane di grani antichi è più leggero e digeribile”. Quindi il pane deve risultare croccante, duro all’esterno e all’occorrenza anche scuro, in modo tale che al primo occhio possa far intuire che la pagnotta possegga tale requisito.

Nella farina integrale bisogna porre attenzione al colore della mollica

Nella farina integrale bisogna stare a come viene a comporsi la mollica al suo interno, in particolar modo quando viene fatto con una farina industriale ricomposta, si notano delle foglie di crusca molto visibili, fatta con amido 00 e crusca. Mentre laddove risulti marrone significa che questa viene fatta con il malto.
Nella farina integrale è fondamentale la macinazione che viene fatta generalmente con pietra, questa spreme il chicco e non elimina le altre sostanze nutritive che anzi vengono lasciate. Successivamente viene ripassato al setaccio che toglie gli elementi e le fibre solubili che possono risultare poco digeribili.

Acidità nel sapore quando lo si mangia

Il pane di alta qualità è riconosciuto per la sua acidità nel sapore: a causa della fermentazione del lievito madre, il suo valore di PH è inferiore al lievito di birra. Il risultato è un pane delizioso e nutriente, più digeribile e che può durare diversi giorni.

Migliori marche

In Italia la cultura del pane è molto differente dall’estero, in particolare il mercato di tale prodotto alimentare si presenta molto vicino alle realtà locali perché si pensa che il pane migliore sia quello venduto fresco e appena sfornato il giorno stesso, laddove passasse anche solo un giorno, si avrebbe un risultato molto basso della qualità del pane e quindi questo non si presta a grandi spostamenti tra una città e l’altra. In conclusione il pane migliore è il pane locale, che si compra nel quartiere o dal fornaio locale. Tuttavia un discorso differente va effettuato per quanto riguarda il pane secco o quello confezionato. In questo caso il mercato italiano è molto variegato e si presenta molto competitivo tra i diversi brand come la Mulino Bianco che si presenta con un profumo lieve e gradevole, fatto con un mix di farine di tipo “0”.

Simili alla Mulino Bianco vi sono anche la Esselunga, Roberto Essenza e MD Ca’ Bianca.

Come evitare gli sprechi

Infine ci si pone il problema in relazione alla conservazione del pane, nel caso del pane confezionato, questo è bene richiuderlo sempre ed evitare il più possibile l’esposizione all’aria, altrimenti si rovina e si indurisce.
Nel caso della pagnotta di pane fresca, al fine di mantenerlo tale si può riporre all’interno di una busta di carta per alimenti, che ne assorbe l’umidità dispersa dal pane, per poi essere riposta a sua volta all’interno di una busta di plastica, così da rimanere contemporaneamente isolata dall’aria.
Laddove non venga consumato entro il giorno dopo, questo può essere diviso in fette che poi vengono congelate all’interno del freezer. Successivamente andranno scongelate qualche ora prima del pasto e non al microonde che rende il pane mollo.

Evitare lo spreco degli alimenti e in questo caso del pane è estremamente importante per la sostenibilità economica e ambientale al tempo stesso. Questo perché si eviterà di buttare un alimento per il quale sono stati spesi dei soldi, nella produzione nel consumo, e al tempo stesso energie. La FAO ha affermato che gli sprechi alimentari ammontano all’incirca a 1,3 miliardi di tonnellate ogni anno e queste rappresentano circa un terzo della produzione globale.

Sono uno studente laureando in Giurisprudenza, la cui passione per la scrittura mi accompagna sin dal liceo.
Sono dirigente di due associazioni, la prima studentesca, la seconda socio-culturale. Mi impegno quotidianamente per migliorarmi e sono aperto a nuove esperienze che mi permettano di crescere, sia professionalmente che come persona.

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