Come scegliere il migliore liofilizzato di carne o pesce per sostanze nutritive: guida e consigli

Cosa sono i liofilizzati?

Per capire cosa sono i liofilizzati partiamo dal processo di liofilizzazione, che ha come risultato proprio i liofilizzati, oggi nello specifico vedremo quelli di carne.

Che tipo di procedimento è quello della liofilizzazione?

Quando parliamo di liofilizzazione facciamo riferimento a un processo chimico, in cui viene eliminata l’acqua da un certo alimento. Questo metodo viene usato soprattutto in campo farmaceutico per quanto riguarda sostanze biologiche. Oppure viene usato, come nel nostro caso, come metodo di conservazione a lunga durata degli alimenti.

Processi della liofilizzazione

Generalmente questo metodo prevede tre fasi che elencherò ed illustrerò qui di seguito:

  • Surgelazione : in questa tappa con l’impiego di temperature che cambiano tra –30° e -50 °C, vengono congelati i prodotti. Questo è il caso per esempio di prodotti alimentari per l’infanzia in vasetti. Il congelamento non deve essere troppo rapido, c’è bisogno di un congelamento o surgelazione lenta.
  • Essiccamento primario: questa fase chiamata anche sublimazione inizia ad una temperatura di  –20 °C, con un riscaldamento che avviene tramite irraggiamento a partire da piastre metalliche, le quali sono attraversate da olio caldo. Il calore che per definizione è qualcosa che si trasferisce nel vero senso della parola, si sposta dalla piastra alla parte superficiale del prodotto in questione. Praticamente si va ad essiccare l’interno ancora ghiacciato in poche parole e si genera un vapore, che è causa di una consistenza porosa verso l’esterno dell’alimento.  Impianti più moderni avvicinano man mano le piastre radianti contro il prodotto, fornendo calore per conduzione. Infine attraverso altri mezzi di surriscaldamento il vapore cessa di prodursi.
  • Essiccamento secondario: solitamente resta sempre una piccola percentuale di acqua all’interno del prodotto, dopo l’essicamento primario. Quest’acqua viene quindi in parte cacciata via attraverso una fonte di calore. Cioè bisogna far arrivare la temperatura superficiale ad un massimo di 60 °C, e se necessario aumentare la pressione anche sull’alimento. In questa fase l’umidità quindi diminuisce moltissimo. Il riscaldamento di tipo radiante è quello più impiegato, ma è stato introdotto anche il surriscaldamento tramite le microonde. Questo ha portato a diversi vantaggi, perché la parte superficiale non si va a dorare troppo e può essere gestita molto meglio.

I liofilizzati sul mercato

Oggi sono molti i prodotti alimentari per bambini piccoli che vengono liofilizzati, ma ci sono sostanziali differenze tra omogeneizzati di carne e liofilizzati di carne. Vedremo qui di seguito di cosa si tratta nel dettaglio:

Gli omogeneizzati di carne vengono realizzati cuocendo della carne attraverso un getto molto caldo di vapore. Poi gli omogeneizzati a ciclo chiuso, sono prodotti che risultano facili da digerire. Inoltre questi prodotti sono sempre e assolutamente privi di sale, di sostanze sapide aggiunte chimicamente, di conservanticoloranti, emulsionanti o additivi. Quindi questi prodotti sono perfetti per l’alimentazione di un bimbo molto piccolo.

I prodotti liofilizzati seguono il processo di cui abbiamo parlato sopra, ma presentano come abbiamo anche visto in precedenza altri procedimenti. Parliamo dell’essiccazione primaria e secondaria. I  liofilizzati inoltre presentano anche la fase di congelamento e la disidratazione, che consiste nel privare l’alimento di molecole d’acqua.

Quando è corretto acquistare i liofilizzati

I liofilizzati vengono solitamente impiegati nell’alimentazione del piccolo che si trova nella fase dello svezzamento.

Questo per i seguenti motivi:

  • La frammentazione della carne è molto accurata rispetto agli omogeneizzati e risultano quindi più digeribili per lo stomaco del piccolo.
  • Conservazione nel tempo: i liofilizzati visto il loro procedimento di essiccazione, hanno una capacità di durare molto ampia.

Omogeneizzati e liofilizzati

Entrambi i prodotti comunque sia partono da zone controllate, per avere le corrette e sane materie prime. Per quanto riguarda gli allevamenti sono sani, gli animali pascolano fuori da inquinamento.

Questo accade anche per la frutta, in quanto parliamo della salute del piccolo. Questa viene scelta e raccolta in modo attento e con la cura adeguata, infatti sono assenti pesticidi sulla superficie della frutta in questione.

Come introdurre entrambi nella dieta

Gli omogeneizzati devono essere inseriti nella dieta del bambino molto gradualmente. Il bimbo deve abituarsi a mangiare prodotti alimentari solidi e a gusti più forti ma anche più buoni, che deve scoprire.

Liofilizzato della marca Mellin

Tra tutti i liofilizzati in commercio vorrei consigliare quello di Vitello della Mellin. Grazie al tipo di carne ben selezionata e al procedimento corretto di liofilizzazione, presenta un gusto unico. Inoltre le sue proprietà nutritive non vengono compromesse in alcun modo. Risulta ideale nella fase di svezzamento del bambino.

Modalità d’uso

Come usare il prodotto in cucina? Questo liofilizzato della Mellin come nel caso di tutti quelli che troviamo in commercio, va aggiunto ad una crema di cereali e ad un brodo e passato di verdure. Bisogna amalgamare bene il tutto e scaldarlo, ma non troppo.
Condite poi con un filo d’olio e una lieve spolverata di parmigiano.

Conclusioni

Nel caso non avessimo la possibilità di preparare a casa una crema di carne, per paura anche che non sia abbastanza digeribile, consiglio i prodotti liofilizzati della Mellin.

Studentessa universitaria di Filosofia, amante della scrittura, della lettura e di tutto ciò che attiene all’uomo nelle sue varie sfaccettature. Ha lavorato alla correzione di articoli a carattere.

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