Bevande e frullati per neonati: migliori prodotti di Aprile 2024, prezzi, recensioni

Quando si affronta lo svezzamento, spesso sbagliando si pone l’attenzione solo sul cibo solido, tralasciando i liquidi e quindi le bevande e frullati per i neonati, che sono altrettanto importanti per il piccolo.

Fino ai sei mesi il bambino si nutre esclusivamente di latte e che si tratti di quello materno o di quello artificiale la cosa non cambia, in quanto entrambi contengono tutto ciò di cui il piccolo ha bisogno fino a quel momento per crescere sano e forte.

Ma con lo svezzamento inevitabilmente viene in mente di offrire da bere al piccolo e quindi: succhi di frutta, frullati e frappé vari.

Ma quando è giusto dare da bere al bambino? In quali quantità? Soprattutto quali sono i prodotti da scegliere?

A queste e a molte altre domande risponderemo di seguito.

Bevande e frullati per neonati: quando dare da bere

Fino al sesto mese e comunque fino a quando il bambino procedere con l’allattamento esclusivo, non avrà bisogno di bere né acqua né altri liquidi.

Questo perchè tanto nel latte della mamma che in quello artificiale è presente sia l’acqua che le sostanze nutritive.

Forse non sai che il latte materno cambia durante la poppata, il primo che il piccolo prende è più acquoso e serve a soddisfare la sete del bambino, mentre solo dopo verrà fuori quello più grasso e ricco di sostanze nutritive.

Questo è fondamentalmente il motivo per cui il neonato non ha bisogno di bere acqua, ma soprattutto perchè i suoi reni non sono ancora pronti a supportare il carico portato dall’acqua. Il suo stomaco invece nono riesce ad elaborare una densità diversa da quella del latte e questo porta nel bambino un senso di finta sazietà, che può portare problematiche. Ricordare inoltre che dai 6 mesi fino all’anno al bambino, oltre al latte può essere somministrata solo dell’acqua a piccole quantità di massimo 30 cl alla volta, senza mai esagerare.

Solo dopo l’anno è possibile introdurre altre bevande, sempre senza abbondare con le quantità.

Vediamo nello specifico.

Succhi di frutta

Quando parliamo di succo di frutta ci riferiamo a quella bevanda ottenuta dalla frutta grazie a un procedimento meccanico di spremitura.

In genere ciò che se ne ricava ha colore, aroma e gusto tipici dei frutti da cui proviene.

Alcuni succhi di frutta dopo la spremitura vengono sottoposti a filtraggio, oppure essere imbottigliati così come sono, proprio come in genere avviene con i succhi d’arancia.

Qualunque sia il formato in cui viene poi messo in commercio  il succo di frutta viene posto a pastorizzazione, per permettere di conservarlo più a lungo, a discapito dei valori nutrizionali e del contenuto vitaminico.

Mai confondere i succhi di frutta, fatti per il 100% di frutta, con i nettari che invece sono composto per il 40% di frutta e il 60% di acqua, con aggiunta di zuccheri.

Ad ogni modo, come già accennato, i succhi di frutta non vanno somministrati al bambino prima dell’anno e anche dopo è bene lasciare il consumo di tale bevanda solo in occasioni di merende o di feste, senza farli diventare un’abitudine.

Ciò che spesso fa si che alcune mamme evitino come la peste i succhi di frutta, è la presenza di zuccheri, anche in quelli dove è presente la scritta “senza zuccheri aggiunti”.

Questo non vuol però dire che occorre demonizzare tale alimento, è sufficiente non esagerare e tenere l’acqua come bevanda principale per il bambino.

I frullati e i centrifugati

I frullati e i centrifugati sono i sostituti dei succhi di frutta, che in genere si prepara a casa, con la convinzione di poter utilizzare prodotti più salutari, con frutta fresca e assenza di zuccheri.

Nel caso in cui i frullati e i centrifugati che si vogliono preparare siano per un neonato occorre però dotarsi di un particolare frullatore per l’infanzia, in grado di lavorare senza incamerare aria ed evitando dunque coliche gassose.

Si tratta in genere di preparati casalinghi, ma è sempre più comune trovare in commerci prodotti già pronti a base di frutta e verdura, in assenza o presenza di latte.

Insomma il commercio punta a facilitare la vita delle mamme sempre più indaffarate.

Quindi via libera a frullati e centrifughe in bottiglia, che sicuramente non equiparano quelli home made, ma sono molto più pratici.

È importante però scegliere bevande e frullati specifici per neonati, per evitare che il contenuto non sia adatto ai più piccoli.

Bevande e frullati per neonati: la spremuta

Anche gli agrumi ricadono nella categoria di prodotti che non devono essere dati al bambino primo dell’anno di età.

Questo perchè si tratta di alimenti che potrebbero essere potenzialmente allergizzanti, quindi occorre che il piccolo sia pronto all’assaggio prima di offrirgliene.

Ecco per quale motivo le spremute non devono essere inserite fino ai 12 mesi di età del bambino.

Un concentrato di vitamina C che favorisce l’assorbimento del ferro, un minerale che partecipa alla formazione dei globuli rossi che compongono il sangue.

Quindi nonostante l’attesa, gli agrumi sono molto importanti per la salute del neonato e per rinforzare il sistema immunitario che si sta formando.

Anche in questo caso le strade che si possono intraprendere sono due, o fare delle spremute a casa, che siano appena fatte quando vengono offerte al bambino, considerando la facilità di deperimento.

Oppure acquistare uno dei prodotti che il mercato mette a disposizione in cui le spremute sono anche filtrate e quindi probabilmente più gradita al piccolo.

Frappé

I frappé prevedono la presenza di gelato al loro interno, quindi anche per queste bevande occorre aspettare l’anno di età, in quanto è solo in quel momento che il bebè può assumere latte intero e non più esclusivamente quello della mamma o quello crescita.

Seguendo la tabella dello svezzamento, all’anno compiuto i frappe che si possono offrire al bambino sono perlopiù al latte o alla vaniglia.

Per quel che riguarda le fregole e il cioccolato occorrerà aspettare i 2 anni di età.

Bevande e frullati per neonati: la granita

In estate i banconi dei supermercati si riempiono di offerte per il bambino di ogni tipo, anche le granite sono entrate a far parte dei gelati per i più piccoli.

È consigliato far provare la granita al bambino dai due anni di età in poi.

Sempre ponendo attenzione agli ingredienti e che il prodotto acquistato sia adatto ai più piccoli.

Nata a Torre del Greco in provincia di Napoli il 24 settembre 1990, dopo il diploma al Liceo delle Scienze sociali la mia istruzione ha subito una virata verso la Facoltà di Economia, che ho abbandonato a 6 esami dalla laurea, ma che prima o poi finirò. Amante della scrittura e della lettura, ho intrapreso la mia carriera da Copywriter quando aspettavo il mio gioiello Lorenzo Maria e da allora non ho fatto altro che studiare e migliorare nel mio campo.

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