Carne e pesce omogeneizzati bambini: migliori prodotti di Aprile 2024, prezzi, recensioni

Ciao mamma ben arrivata in questa nostra pagina dedicata a carne e pesce omogeneizzati, il tuo bambino ha iniziato lo svezzamento e tu ti stai destreggiando tra pappate, omogeneizzati, liofilizzati e via dicendo.

Il tuo pediatra sicuramente ti avrà fornito una serie di informazioni sui vari alimenti, ti avrà spiegato che l’approccio alle pappe deve essere soft in quanto il tuo piccolo fino a questo momento ha mangiato solo ed esclusivamente il latte, che sia stato il tuo o quello artificiale.

Carne e pesce omogeneizzati: iniziare lo svezzamento

Adesso però in un batter d’occhio i mesi sono passati e il bambino ha bisogno dell’inserimento di altri alimenti, carne e pesce omogeneizzati.

Sai bene che l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ti dice di non iniziare lo svezzamento prima dei 6 mesi, ma forse già dai 4 il pediatra ha dato il via alla frutta a metà mattinata e metà pomeriggio.

Sai che inizialmente dovrai preparare le creme di mais o tapioca con il brodo vegetale, in alternativa potrai decidere di far provare al piccolo la pastina in formato piccolo, ma carne e pesce?

Il menù del bambino, per permettergli di crescere nella maniera giusta deve essere vario e deve permettergli di assaporare diversi sapori giorno dopo giorno.

Come ben saprai puoi offrire al piccolo un piatto unico, decidendo di aggiungere l’omogenizzato alla carne o al pesce nella pappa, ma vediamo come inserire questi alimenti che si rivelano indispensabili per lo sviluppo del bambino.

Carne e omogenizzati

Gli omogeneizzati di carne che è possibile acquistare sono dei gusti più disparati: pollo, tacchino, coniglio, agnello, vitello e addirittura il cavallo.

Attenendosi alla tabella dello svezzamento, tutte le carni sarebbero somministrabili al piccolo a partire dal sesto mese, ma alcuni pediatri consigliano di introdurre le così dette carni bianche per prime, in quanto, più semplici da digerire e dunque: pollo, tacchino e coniglio.

Ciò  che è importante è scegliere prodotti di provenienza sicura, possibilmente italiana e preferire gli omogeneizzati biologici.

L’importante è introdurre piccole quantità per capire anche i gusti del bambino che può preferire un tipo di carne a un’altra.

La preparazione della pappa resta molto semplice.

Meglio evitare di somministrare l’omogeneizzato di carne assoluto al bambino, che potrebbe rifiutarlo per un gusto troppo aggressivo.

Per smorzarlo è preferibile cuoce la pastina in brodo vegetale per i minuti necessari alla cottura e successivamente aggiungere mezzo vasetto di carne, un filo d’olio extra vergine e un cucchiaio di parmigiano.

Con l’avanzare dello svezzamento si introdurranno tutte le carni, compreso il maiale e il manzo.

Ma la carne si può inserire nella pappa del bambino anche nell’elaborazione del brodo, che andrebbe a sostituire il classicissimo brodo vegetale.

La preparazione è molto semplice con 100 g di carne in un litro di acqua, si aggiungono poi una carota, una patata e un gambo di prezzemolo, proprio come si preparerebbe il brodo di carne per i grandi.

Questa volta però il tutto andrà filtrato dopo un’ora di cottura.

Per arricchire il piatto si può sempre decidere di aggiungere anche mezzo vasetto di omogeneizzato alla carne.

Valore nutrizionale della carne

Curare la dieta dei piccoli è molto importante per il loro sviluppo, occorre avere attenzione nel dare il giusto apporto nutritivo al piccolo.

In questa ottica, la carne, assunta sempre nelle giuste quantità, si rivela un alimento davvero importante, fonte essenziale di proteine per crescere sani e forti.

La carne insieme al brodo vegetale è uno dei primi alimenti che vengono aggiunti alla dieta del bambino in quanto:

  • facile da digerire;
  • ricca di ferro;
  • stimolante del sistema immunitario;
  • fonte di vitamine del gruppo B.

Per tutte queste motivazioni, la carne non può essere sostituita da nessun’altro alimento e le verdure non sono sufficienti ad apportare il giusto quantitativo di sostanze nutrienti.

È dunque consigliabile far consumare carne al bambino 3 o 4 volte al settimana, alternandola con verdure, pesce o latticini.

Nonostante i consigli di alcuni pediatri, ai bambini fin dal sesto mese è possibile dare al bambino sia omogeneizzati di carne bianca che rossa, entrambe molto importanti per la crescita del bambino.

La preferenza per le carni bianche sarebbe dettata dalla maggiore digeribilità di queste, ma non perchè le carni rosse non siano ottime per il bambino e il suo corretto sviluppo anche a livello del sistema immunitario.

Pesce e omogenizzati

Gli omogenizzati di pesce vanno inseriti nell’alimentazione del bambino dal sesto mese, seguendo le direttive dell’OMS.

Anche in questo caso, come per la carne, è bene iniziare dai pesci, così detti delicati, con un sapore non troppo aggressivo come la sogliola o il nasello.

Proseguendo con lo svezzamento si farà posto ad altri pesci e i più consigliarti sono quelli azzurri, per via del loro valore nutritivo.

Molte marche propongono il pesce  insieme alle verdure, proprio per non sottoporre al bambino un gusto troppo forte che potrebbe non gradire.

Ecco che allora il salmone viene abbinato alle patate, mentre l’orata alle verdure, ad ogni modo è sempre bene valutare anche ciò che il bambino gradisce o meno.

Può capitare che inizialmente rifiuti il pesce, ma non per questo bisogno rinunciare ad inserirlo nella sua dieta, meglio magari rimandare a quando il piccolo sarà pronto.

Carne e pesce omogeneizzati: quando inserire il pesce

Come già accennato in precedenza, il pesce è un alimento che è meglio lasciare dal sesto mese in avanti, in quanto si tratta di un sapore particolare che il bambino potrebbe non accettare di buon grado, come invece succede per la carne.

Tenendo anche in considerazione la possibilità di eventuali reazioni allergiche che il pesce, in alcuni soggetti, può provocare.

Il pesce è un alimento particolarmente leggero, quindi perfetto per il sistema digestivo del bambino che ancora si sta formando.

Inoltre, soprattutto il pesce azzurro, ha un valore nutrizionale particolarmente elevato, con principinutritivi che sono fondamentali per lo sviluppo del neonato.

Il pesce si rivela un ottimo sostituto della carne, ma come detto occorrerà aspettare il sesto mese di vita del. neonato.

Nel caso in cui in famiglia ci siano casi conclamati di intolleranza all’alimento è preferibile posticipare la somministrazione del pesce al bambino.

In genere per introdurre il pesce nel menù del bambino si possono scegliere: sogliola, nasello e merluzzo, pesci magri che il piccolo potrà assumere senza alcuna difficoltà digestiva.

Con il passere dei mesi verranno introdotte altre varietà di pesce, avendo sempre cura di rimandare il più possibile l’inserimento di crostacei e molluschi per i quali occorrerà aspettare che il bambino diventi più grande; questo sia per un discorso di allergia, sia perchè più difficili da digerire.

Omogenizzati di pesce: valori nutrizionali

Una discreta quantità di omega 3 rendono il pesce un valido sostituto della carne, oltre ad essere un alimento indispensabile per la crescita e lo sviluppo del bambino e di tutte le sue facoltà psico-motorie.

Facile da digerire, il pesce e quindi gli omogenizzati sono ricchi di proteine e sali minerali, vitamine del gruppo D essenziali per lo sviluppo di ossa e denti, vitamina K e del gruppo B.

L’utilizzo degli omogeneizzati di pesci è similare a quello della carne, quindi preparata la pastina che verrà cotta nel brodo vegetale, è possibile aggiungere mezzo vasetto di pesce.

Per offrire un pranzo davvero completo è possibile affiancare al pesce anche una verdura che renderà il pasto del piccolo ancora più appetitoso.

Nata a Torre del Greco in provincia di Napoli il 24 settembre 1990, dopo il diploma al Liceo delle Scienze sociali la mia istruzione ha subito una virata verso la Facoltà di Economia, che ho abbandonato a 6 esami dalla laurea, ma che prima o poi finirò. Amante della scrittura e della lettura, ho intrapreso la mia carriera da Copywriter quando aspettavo il mio gioiello Lorenzo Maria e da allora non ho fatto altro che studiare e migliorare nel mio campo.

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